Diario di viaggio alle Seychelles
Nei milioni di anni durante i quali le Seychelles sono rimaste isolate, flora e fauna hanno avuto modo di evolversi indisturbate. Piante ed uccelli introvabili altrove sono sopravissuti fino all’era moderna creando, ora, un ambiente suggestivo e molto ben protetto dalla politica governativa.
Ancora prima dei francesi le isole dovevano essere state visitate dagli arabi, che però non hanno lasciato tracce, e sono state covo di molte navi pirata che qui trovavano riparo. Le insenature protette da alte rocce di granito nero, proteggono piccole baie di sabbia dorata, nelle cui acque cristalline sembra ancora vedere galleggiare antichi galeoni e pirati alla ricerca di tesori.
E’ l’alba (tutti i pirati partono all’alba), vele spiegate verso nord, alle spalle la grande isola di Mahé, e a prua le isole di Praslin e La Digue. Queste isole rappresentano dei veri tesori da conquistare, armati di macchine fotografiche, telecamere e, per i più fortunati, bombole e attrezzatura da immersione.
Praslin compare come per incanto tra le acque turchesi, in una splendida mattinata di sole. La costa frastagliata è ricchissima di spiagge bianche ed insenature, dove nascondere i galeoni. Al centro dell’isola una vegetazione ricca carica di fiori e profumi. Esplorare l’isola seduce come il corpo di una bella donna. Al centro la Vallee de Mai, parco naturale dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, rivela l’essenza stessa dell’isola. Palme da cocco alte decine di metri, uniche al mondo e chiamate Coco de Mer, nascondono il sole e rivelano antichi segreti. Forse questo era l’Eden e le tartarughe giganti si sono tramandate la vera storia di Eva ed Adamo. Questi rettili hanno infatti origini antichissime e se un Eden c’è stato loro devono averlo visto. Gli Alisei spirano tra le foglie di palma che mostrano pudiche le noci di cocco più grandi del mondo. Il fiore maschio sboccia in una enorme struttura fallica, mentre il seme (il più grande seme del mondo) è una replica di dimensioni giganti della regione pelvica femminile.
Alla base dei pinnacoli di granito riposano razze e piccoli squali di barriera.
Ogni giorno i passeggeri della Galatea scoprono nuovi ed emozionanti tesori, tra i fondali delle Seychelles, ancora quasi inesplorati e tra grandi pelagici, si incontrano anche minuscole creature nascoste tra le gorgonie e le alcionarie, o nei buchi sulle pareti. Cavallucci marini, nudibranchi, rari e strani scorpenidi, antennaridi e gamberetti faranno la felicità di qualsiasi fotografo.
Al ritorno sul galeone si può dividere con la ciurma il bel bottino di fotografie, ricordi e straordinarie emozioni.
La Digue è la prossima tappa. Spiagge stupende protette da graniti scolpiti da una mano soprannaturale la cui intenzione era quella di incantare. Quest’isola sembra aver conservato più di altre le tradizioni. Solo biciclette e carri trainati dai buoi percorrono pigramente le strade così da lasciare il tempo necessario per godere degli splendidi paesaggi terrestri e marini
La Digue è la base migliore per visitare le piccole isole di Grande Soeur, Petite Souer, Felicité, Coco e Marianne.
Ancorata la barca sotto gli alti graniti di Marianne lambiti dalle onde, occorre immergersi alla ricerca di altri tesori. Raccontate dagli uccelli marini e portate dal vento, storie su un mondo magico ed incredibile hanno raggiunto i pirati. Bolle, silenzio, un paesaggio spoglio e drammatico accoglie i subacquei. I graniti raggiungono la superficie del mare e la spuma creata dal frangersi delle onde è visibile dal fondo a -30 metri. L’acqua è limpidissima e non c’è nessuno intorno, solo silenzio… Ma ecco dietro un granito comparire una sagoma nota, è uno squalo grigio, dietro di lui ce ne sono altri. Vinta l’iniziale timidezza gli animali si rivelano ed osservano curiosi queste strane creature che fanno le bolle. Ora gli squali sono diventati una trentina e sono stati raggiunti da un gruppo di aquile di mare che si stagliano contro il sole. Qualche barracuda si avvicina dal blu e sul fondo si notano alcune razze mimetizzate sotto il loro strato di sabbia.
Peccato che anche i sogni più belli debbano finire. Il ventesimo secolo, le macchine e gli aerei sono la ad attendere i viaggiatori, che sbarcati a Mahe dovranno presto rimettere piede in Europa, nel caos e nella frenesia della vita odierna.
Informazioni utili
Fuso orario
L’arcipelago delle Seychelles è 3 ore avanti rispetto all’Italia, 2 quando è in vigore l’ora legale.
Clima
Le Seychelles sono situate tra il 4° ed il 10° parallelo a sud dell’Equatore e al 56° e 57° a est. Sono perciò caratterizzate da un clima caldo e umido durante tutto l’anno.
Da giugno a settembre il vento di sud-est porta piogge sparse, la temperatura è fresca ed il cielo sereno.
Da novembre a febbraio il vento di nord-est porta piogge tropicali e temperature elevate.
Da marzo a maggio e da ottobre a novembre le condizioni sono più stabili ed il clima più secco con alte temperature.
Lingua
Le lingue ufficiali delle Seychelles sono il creolo, francese e inglese.
Religione
Gli abitanti delle isole sono prevalentemente Cattolici, ma vi sono minoranze anglicane, islamiche e Indu.
Modalità per lo sbarco
Ai turisti è richiesto un passaporto valido e viene concesso automaticamente un visto turistico di un mese.
Valuta
La moneta locale è la Rupia seychellese (SCR). Il governo invita i turisti a pagare con valuta locale o carta di credito.
Il cambio può essere effettuato in banca. Si consiglia di cambiare solo piccole somme e conservare la ricevuta della banca.